Rassegna stampa: Luca Sessa per reporter Gourmet
Il primo Pub del mondo per astemi con soli drink analcolici: Virgin Mary, dall’Irlanda alla conquista del Medio Oriente
Negli anni a cavallo tra il vecchio ed il nuovo millennio uno dei viaggi più intriganti era quello “on the road” tra le strade e le coste dell’Irlanda. Un bellissimo itinerario estremamente personalizzabile che consentiva (e consente) di poter vedere nel giro di 7-10 giorni più città, ma soprattutto scenari naturali di straordinaria bellezza.
Così, tra una passeggiata a Dublino ed un tramonto da ammirare sulle scogliere, una tappa obbligata era quella tra i caratteristici Irish Pub fatti di cromie scure, tanto legno, birra a fiumi e main course che permettevano di apprezzare carne e pesce del territorio. La qualità e varietà di birre ed alcolici è sempre stata uno dei punti di forza di questa tipologia di locali, ma l’evoluzione e la nascita di nuove tendenze sta cambiando (parzialmente) anche la natura degli iconici pub di Dublino.
Le nuove generazioni infatti, pur amando birra, whisky e irish coffee, preferiscono sempre più “bere responsabilmente”, e questa attitudine ha fatto nascere un importante trend di mercato, quello relativo alla
crescente diffusione di cocktail e bevande analcoliche. Tale fenomeno ha inevitabilmente portato alla nascita del primo Irish Pub alcol free, quasi un ossimoro per gli appassionati di vecchia data, una piacevole ed attesa novità per i nuovi consumatori. Il nuovo format è nato ed è stato sperimentato a Dublino: nel 2019 è stato inaugurato il nuovo corso del The Virgin Mary che ora, come riportato dal quotidiano britannico The Indipendent, si appresa a divenire una catena internazionale per espandere il proprio business in Medio Oriente.
Tutto è partito da uno studio che ha evidenziato due fenomeni paralleli che contribuiscono al cambio di abitudini per quel che concerne il consumo di alcol: da una parte i giovani, che bevono meno delle precedenti generazioni, dall’altro gli “influencer”, che al netto dello scetticismo nei loro confronti da parte degli addetti ai lavori, fungono da vero e proprio ago della bilancia promuovendo stili di vita salutari.
Secondo la società britannica IWSR entro il 2024 il consumo di proposte a basso contenuto di alcol aumenterà del 30% in dieci grandi paesi. Un dato non trascurabile che ha spinto i titolari del The Virgin Mary a puntare sulla strutturazione di un pub per soli astemi, senza rinunciare però al gusto e alla creatività al punto che il locale è rapidamente divenuto il riferimento per gli amanti dei cocktail analcolici.
“Se funziona a Dublino, può funzionare ovunque” afferma con convinzione Sarah Connolly, socia di Vaughan Yates,con cui ha aperto questo locale particolarmente amato dal pubblicofemminile. Per continuare a crescere si guarda quindi al Medio Oriente: verrà aperto un punto vendita in franchising ad Abu Dhabi con il nome di TVM, ed un’altra inaugurazione potrebbe seguire a stretto giro in Arabia Saudita. L’apertura negli Emirati è seguita da Niveen Ibrahim, convinto che il locale potrà consentire anche di promuovere la cultura irlandese liberandola da alcuni stereotipi: il nuovo TVM aprirà all’interno di un centro commerciale, puntando sia sui clienti stranieri che su quelli residenti.
Fonte: indipendent.co.uk
Foto: Crediti The Virgin Mary Dublin (Facebook-official page)